L'azienda
Scanferlato affonda le sue radici agli albori della storia dell’autocarro
Il nonno, Luigi Scanferlato (anno di nascita 1873) inizia l'attività
nel 1888.
Con l'esperienza, maturata in anni di duro lavoro, divenne mastro
sellaio; curava la tappezzeria per le carrozze di allora, fabbricando
altresi' i finimenti per i cavalli.
Erano anni duri ma il tempo passava portando con sé, dopo la prima
Grande Guerra, una nuova ventata di trasformazioni. Arriviamo
cosi negli anni '20 e gradualmente, la motorizzazione iniziò a
soppiantare il trasporto di persone e beni effettuata fino ad
allora con gli animali e le carrozze o i carri, affidandosi a
cavalli ben più numerosi e veloci innescando così la inarrestabile
corsa alla modernizzazione.
Fu cosi che il padre, sig. Primo Scanferlato, continuando l'attività
la integrò e la adattò alle nuove necessità… quando ancora gli
autocarri avevano denominazioni fantasiose quali il versatile
Fiat "15 Ter"
il "18BLR",
il "621"
primo autocarro dotato di telaio in lamiera stampata, poi Fiat
"632 N", Lancia
"Tre Ro", nomi che evocano memorie di strade impolverate,
autocarri spartani.
Ed e' in questo periodo, prima della seconda guerra mondiale,
che si fanno le prime esperienze nella costruzione e riparazione
dei teloni per autocarri.
I materiali erano tessuti di canapa, grossa e poco impermeabile..
materiali che mal si prestavano alle lavorazioni di cucitura ed
altro; teloni che necessitavano di costanti manutenzioni, la impermeabilizzazione
era ottenuta manualmente tramite la spalmatura di un preparato
a base di olio di lino, polvere di gesso e cera di api steso a
caldo.
Dopo la follia della seconda guerra mondiale terminata con quasi
trenta milioni di morti, il paese pur tra mille difficoltà, mise
nuovamente in moto la macchina dell' economia e la produzione
conobbe nuovo slancio. L'Italia necessitava di una nuova e migliore
rete stradale; la produzione di nuovi modelli di autocarri subì
un ulteriore incremento con il fiorire dei mitici Fiat
"615", "680N" "682N",
gli OM "Orione",
i Lancia "Esatau",
passando poi in epoca più recente agli OM
"Leoncino", "Tigrotto",
"Lupetto".
Erano gli anni dei copricofano che avevano l'arduo compito di
limitare il calore ed il fragore emanato dal motore situato al
centro dei due sedili; comparvero le prime brandine per dare un
po' di conforto al riposo degli autisti di allora.
Negli anni '60 il figlio, Luigino (attuale titolare) già affiancava
il padre nell' attività, consolidando ulteriormente la posizione
dell' azienda che nel frattempo, forte dell' esperienza maturata,
produsse i primi sedili reclinabili fino al raggiungimento di
un brevetto per il primo sedile
molleggiato, con ammortizzatore regolabile in funzione
del carico denominato "T4", che rimase in produzione fino agli
anni '80. Sempre negli anni '60 l'eclettismo e la genialità di
intuizioni del sig. Luigino portarono a nuove mete quali la costruzione
dei primi serbatoi per il carburante di maggior capienza, fino
alla realizzazione della prima centina sollevabile a corde con
riduttore. Anche in questo fu sicuramente un precursore quando,
negli anni '66-'67, realizzò la prima centina sollevabile tramite
motore elettrico oppure per mezzo di una centralina idraulica.
L'instancabile e proficua opera del Sig.Primo, gli valse negli
anni '70 il riconoscimento
di un diploma al merito.
Nel 1970 la attività a conduzione familiare, si trasferisce nella
nuova sede ampliando le proprie capacità produttive, potendo contare
ora, in un organico di 20 operai circa, ed implementando i principi
dell'azienda più sinergica e produttiva che sarà, anche per il
futuro, il filo conduttore dichiarato.
La produzione può ora spaziare dalla semplice costruzione di cassoni,
centine e furgoni fino alle più impegnative trasformazioni di
modifica del passo od applicazione di 3° asse.
Fino ad allora le sponde erano realizzate in lamiera di ferro
piegata, materiale pesante e poco maneggevole, bisognoso di verniciatura
e soggetto alle intemperie e quindi alla ruggine; l'avvento dell'
alluminio fu la soluzione di parecchi problemi legati al contenimento
della tara; ottimizzò le larghezze utili interne idonee ora al
trasporto pallettizzato, giovò anche alla produzione essendo quest'ultima
svincolata dalla necessità costante di immagazzinare sponde aventi
differenti altezze; gli elementi preassemblati di alluminio presentavano
infine il vantaggio di non dover più essere verniciati.
Le mutevoli esigenze di mercato, sempre in evoluzione, portò negli
anni '80, alla costruzione delle prime presse per gommapiuma,
attrezzature idonee allo schiacciamento di blocchi di materiale
espanso; i primi esemplari , a tutt'oggi, sono ancora perfettamente
funzionanti. E' in questo periodo che nascono dalla fervida fantasia
del titolare nuove soluzioni nel sistema di presa e bloccaggio
delle carrozzerie scarrabili: si tratta di un meccanismo che,
in unica fase, permette il centraggio ed il bloccaggio della carrozzeria;
tale sistema venne brevettato e presentato al salone
di Torino del 1982 contestualmente ad un autocarro
con allestimento a pressa. In quella occasione, tutto ciò gli
valse un riconoscimento per la genialità dimostrata.
L'azienda, dopo un periodo di stagnazione dell' economia nazionale,
conosce nuovi successi ed allarga i propri confini di mercato
già nazionali, esportando i suoi prodotti di punta verso il mercato
tedesco, sloveno e, recentemente, spagnolo.
L'obbiettivo odierno dell' azienda, che si avvale della collaborazione
di management, tecnici e maestranze tutte di ottimo livello, e'
il perseguimento della QT (qualità totale) nonché il mantenimento
della certificazione ISO 9002; target già implementato.
La meta e':
il
soddisfacimento più completo delle aspettative del CLIENTE……
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